La PRK viene effettuata con il laser a eccimeri, che emette una luce ultravioletta ad alta intensità e permette un’ablazione precisa del tessuto corneale fino ad una predeterminata profondità, senza provocare nessuna distruzione del tessuto intorno.
La PRK può correggere la miopia e l’astigmatismo.
Nel caso dell’ipermetropia possono essere corrette solo le forme più lievi.
Nella miopia si procede all’ ablazione della superficie centrale anteriore della cornea,in modo da renderla più piatta.
Un’ablazione di circa 10 micron corregge una miopia di 1 diottria.
L’ ipermetropia viene corretta ablando la periferia della cornea,in modo da rendere il centro più curvo.
Quando sono rimossi più di 60 micron si preferisce utilizzare una sostanza che funge da immunosoppressore (come ad esempio la mitomicina C) per evitare la cicatrizzazione e consentire alla cornea di mantenersi trasparente anche nel postoperatorio.
E’ la procedura di scelta per le persone che hanno una cornea di spessore ridotto, una secrezione lacrimale scarsa, distrofie corneali anteriori,cicatrici corneali superficiali,erosioni corneali ricorrenti.
Intervento
Si marca l’ asse visivo e si rimuove lo strato superficiale, ovvero l’ epitelio corneale.
Il paziente a questo punto deve fissare una mira luminosa.
Il tempo in cui si svolge l’ operazione è di soli 30-60 secondi.
La cornea si riparerà successivamente nel giro di 2-3 giorni.
L’ applicazione di una lente a contatto terapeutica può accelerare il processo di riparazione.
Come terapia post-operatoria si utilizzano colliri antibiotici ed antinfiammatori, sostituti lacrimali,colliri a base di cortisone a scalare per circa un mese dopo la rimozione della lente a contatto terapeutica.