Alla nascita la maggior parte dei bambini presenta una lieve deviazione degli occhi verso l’ esterno, che regredisce spontaneamente entro i primi mesi di vita.
Se tale regressione non dovesse verificarsi si manifesta un’ exotropia, ossia uno strabismo con deviazione degli occhi verso l’ esterno.
La forma di strabismo divergente più frequente è l’ exotropia intermittente,in cui gli occhi a tratti sono allineati.
La deviazione si manifesta quando il bambino è particolarmente stanco, soprattutto a fine giornata, quando la capacità di tenere in asse gli occhi viene meno, o dopo stati di malessere, febbre, occlusione dell’ occhio controlaterale (infatti l’ occlusione interrompe la collaborazione tra i due occhi, che invece normalmente si aiutano nel mantenere dritto il loro asse).
Il fatto che a tratti gli occhi siano allineati consente lo sviluppo nell’ età critica della stereopsi,ovvero della capacità di cogliere la tridimensionalità.
Uno dei sintomi più comuni dei bambini con strabismo divergente intermittente è la fotofobia,cioè uno spiccato fastidio in ambienti con forti intensità luminose.
Ecco perchè per questi bambini è sempre consigliato l’ utilizzo di occhiali da sole.
La prescrizione di lenti sferiche di potere negativo (per la miopia) può essere utile per stimolare la convergenza e quindi per rimandare l’ intervento chirurgico.
In tutti i casi in cui i bambini conservano una buona collaborazione binoculare,ovvero una buona stereopsi,si può aspettare oltre i sei anni d’età per effettuare l’operazione.