Progressivo opacamento del cristallino, ovvero della lente naturale che si trova dentro l’ occhio e che costituisce uno dei più importanti mezzi diottrici dello stesso.
Può essere congenita o acquisita.
Quella congenita è evidente già dall’ infanzia, ma si tratta di una patologia piuttosto rara.
Quella acquisita può comparire in età giovanile o adulta a seguito dell’assunzione di farmaci a base di cortisone.
Ma la forma in assoluto più frequente è la cataratta senile, che insorge a seguito del normale processo di invecchiamento e di ossidazione del cristallino dopo una certa età.
I sintomi principali comprendono offuscamento della vista, riduzione del contrasto e della saturazione dei colori, difficoltà nella guida notturna, etc.
Per risolvere il problema della cataratta bisogna ricorrere ad un intervento chirurgico, che tramite un microscopico taglio in cornea chiara, consente grazie all’ utilizzo del bisturi o del laser e di ultrasuoni, la rimozione della lente opacata e l’ impianto di una lente nuova trasparente che faccia recuperare una visione ottimale.
Esistono lenti impiantabili basilari che fanno vedere bene o da lontano a da vicino, lenti multifocali che consentono una visione ottimale sia da lontano che da vicino senza l’ utilizzo di occhiali, lenti toriche che consentono la correzione dell’ astigmatismo.
La scelta della lente più adatta a ciascuno va fatta dal chirurgo in accordo con il paziente, dopo adeguata valutazione.

Cataratta sottocapsulare posteriore

Rappresenta una forma di cataratta particolare, che può insorgere in età senile o anche nei giovani adulti a seguito di terapie prolungate con farmaci a base di corticosteroidi o a seguito di stati infiammatori dell’ occhio che si protraggono a lungo nel tempo.

Cataratta congenita

La cataratta congenita è un’opacità del cristallino, mono o bilaterale, già presente alla nascita, o che insorge entro i primi sei mesi di vita.
É più diffusa di quanto si possa pensare, infatti rappresenta una delle cause più diffuse di cecità infantile.
Nella maggior parte dei casi si presenta in forma isolata, raramente si inquadra in una sindrome. Spesso i primi ad accorgersi della presenza della cataratta congenita sono i genitori, che notano un riflesso pupillare biancastro o un riflesso rosso del fundus diverso tra i due occhi nelle fotografie.
Se l’ entità dell’ opacità è tale da interferire con lo sviluppo armonico del sistema visivo è necessario il ricorso all’ intervento chirurgico entro le prime 4-6 settimane di vita.