La visita oculistica pediatrica dovrebbe essere effettuata a 1,3 e 6 anni d’età.
Il medico non deve essere visto come una figura distante dal bambino, che genera timori; bisogna evitare frasi del tipo: “fai il bravo altrimenti ti fa la puntura”.
Il bimbo deve sentirsi assolutamente a proprio agio, altrimenti avrà maggiori difficoltà a collaborare in un ambiente nuovo con persone estranee.
Molto meglio fargli vivere questa esperienza per la prima volta considerando tutto come un gioco.
Ecco che gli strumenti per valutare la stereopsi diventano cartoline magiche con le figurine, le stecche per la schiascopia diventano la bacchetta di Harry Potter e l’autorefrattometro si trasforma nella macchina dei cartoni animati…
Anche in un bambino molto piccolo è possibile valutare con metodi alternativi a quelli dell’adulto in modo oggettivo integrità anatomica e funzionale dell’ occhio.
Ottotipo figurato
E-test
Stereotest
Riflesso rosso del fundus
Eseguito:
Dopo somministrazione di tropicamide concentrata allo 0,5%
– In ambiente poco illuminato
– La prima volta entro i primi due mesi di vita (per individuazione precoce di cataratta congenita e altre patologie)
– Ripetuto più volte entro i primi due anni (per escludere patologie che possono insorgere anche più tardivamente, ma che sono molto gravi, quali il retinoblastoma)
– Permette di individuare importanti patologie quali:
– Cataratta (incidenza 1-2/10.000 nati vivi)
– Glaucoma (incidenza 1/10.000 nati vivi)
– Retinoblastoma (incidenza1/20.000 nati vivi)
– Anomalie retiniche
– Malattie sistemiche con manifestazioni oculari
– Errori di refrazione elevati
– Strabismo